lunedì 3 dicembre 2012

La Bioenergetica e Alexander Lowen



L’analisi bioenergetica è un tipo di psicoterapia a mediazione corporea messa a punto dal medico e psicoterapeuta americano Alexander Lowen a partire dagli anni cinquanta, e che ha preso origine dai contatti che Lowen ha avuto con il suo maestro e terapeuta W. Reich (contestatore di Freud negli anni ’20 e fondatore della prima corrente psicoanalitica a indirizzo corporeo). Lo stesso Lowen definisce l’analisi bioenergetica come “un'estensione ed una sistematizzazione dei concetti psicosomatici sviluppati da Wilhelm Reich”, il cui sviluppo ha dato origine a qualcosa di nuovo e originale che ha trasformato la visione della psicoterapia occidentale.
Il 28 ottobre del 2008 Alexander Lowen è morto all’età di 98 anni.
La mia intenzione in questa sede è di condividere la mia personale esperienza della bioenergetica, in particolare in riferimento agli sviluppi che questa ha portato nell’ambito della mia attività nel tango.
Mi sono avvicinata alla bioenergetica per risolvere i miei problemi personali e famigliari e ho scoperto una via che mi ha portato molto oltre, mi ha portato a scoprire chi sono realmente, qual è il mio scopo nel mondo, a ritrovare il piacere e la gioia di vivere, e nelle forti trasformazioni che si sono concretamente manifestate nel mio quotidiano a seguito di questo percorso, c’è stato anche l’incontro con il tango. Un incontro altrettanto fatale e di profonda crescita per la mia esistenza!
L’analisi bioenergetica unisce il lavoro corporeo a quello mentale, ricollega l’emozione alla carne attraverso la riscoperta della sensazione, la consapevolezza delle tensioni muscolari, e tutto questo avviene principalmente mediante l’uso del respiro e del movimento espressivo. La differenza fondamentale rispetto ad altre discipline che usano questi stessi ingredienti, è sicuramente l’approccio liberatorio e non controllante della bioenergetica, che favorisce il recupero dell’espressione personale autentica, nascosta dietro il controllo del corpo e delle emozioni, ma allo stesso tempo ne favorisce la riappropriazione e l’integrazione.
L' altra novità assoluta è la possibilità di praticare anche per chi non volesse intraprendere l’intero percorso analitico, poiché esiste lo spazio delle “classi di esercizi”: un’ora di lavoro corporeo senza “chiacchiere”, in un gruppo guidato da un conduttore che propone esercizi che favoriscono il recupero del contatto con se stessi, l’aumento di consapevolezza fisica ed emotiva, il radicamento a terra, l’espressione del sé autentico, in un ambiente protetto, senza giudizio e senza “tecnica”.
Essendo il tango un’arte della relazione e del movimento, tutto il lavoro che ho eviscerato da me tramite la bioenergetica ha trovato nel tango un laboratorio di massima fioritura e sperimentazione. La forza nella terra, il recupero del proprio spazio, l’autenticità del movimento, la libertà del lasciarsi andare all’improvvisazione, la capacità di stare in relazione, sono temi che si affrontano nella bioenergetica con grande profondità e che sono l’essenza del tango stesso. Per me sono state due vie che si sono incrociate e sommate per trasformare il mio passato, il presente e il mio futuro a partire dal quotidiano.
Il dono più grande ricevuto è stato la coscienza dell’infinito potenziale presente dentro ciascuno di noi, il collegamento che lega tutto a tutti e non ci rende mai soli, l’amore universale a nostra disposizione come fonte inesauribile di gioia e conforto e la forza del cambiamento a qualsiasi livello ed in ogni momento a disposizione di tutti, perché come dice lo stesso Lowen: “tutto può cambiare, tutto è in processo, è in trasformazione. Nulla è per sempre.”
Vi lascio con una citazione e alcuni link a video per chi fosse interessato a conoscere ed ascoltare la voce di Lowen…. Un abbraccio a tutti e buona viaggio dentro di voi,
Martina

“È sbagliato il fatto che la mente controlli tutto, anche i sentimenti e le emozioni. Con la mente, gli uomini pensano: “posso fare questo e quello”, ma non ne hanno un vero feeling, non lo sentono. La gente non è sana. E anche quando fa qualcosa per sé, per esempio attività fisica, ginnastica in palestra, sport ecc., non lo fa per stare bene, ma solo o prevalentemente per essere più forte, più bella. Per l’immagine. Insomma, non sente. Il sentire non ha a che fare con l’intelligenza, né con la forza. Ecco perché la bioenergetica può insegnare a diventare più vivi, più vitali E a sentirlo.”
A.Lowen



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