mercoledì 12 dicembre 2012

Mantova tango festival: “hasta romper los zapatos”



Ho fatto chilometri a Mantova questo week-end...

Chilometri in treno, per arrivare da Torino e stare tutti assieme in un “appartamento internazionale” con amici da Zurigo e Barcellona.
Chilometri camminando sul posto, per riscaldarmi in una città innevata e gelata, bianca e brillante sotto la falce di luna del sabato sera.
Chilometri sul parquet della sala lezioni, provando e riprovando ogni movimento, ogni dinamica, ogni sequenza, cercando l’essenza, la connessione, mantenendo l’asse e andando fuori asse… e fuori di testa e fuori musica, nel tentativo di trovare controtempi, sincopi e terzine.
Chilometri nella ricerca personale di cos’è tecnica nel tango, cos’è relazione, cos’è musicalità, assorbendo la forza comunicativa di Chicho y Juana e mettendo in gioco tutto il possibile per andare avanti in coppia nel lavoro, per trovare la sintonia e mantenerla oltre la fatica, oltre il poco sonno, otre la stanchezza e le differenze personali.
Chilometri nell’abbraccio, perché ho abbracciato tanto e tanto sono stata abbracciata, ballando a cuore aperto con amici cari e sentendo la forza di un battito sincronizzato, di una camminata respirata, di un corpo che si apre al flusso dell’intenzione e della musica e produce gioia e piacere, condiviso.
Chilometri nell’arte, guardando esibizioni incredibili in cui la connessione, il sentimento e la bravura producono e scatenano emozioni intense, che come un’ onda sommergono l’anima della milonga e si insediano forti dentro ciascuno diventando fonte di ispirazione e risorsa.
Chilometri in pista, perché la musica era meravigliosa, i DJs posseduti dal fuoco della consolle e il livello generoso, l’ambiente rilassato e tutto complottava per tirarti dentro il ballo ad ogni passo.
Chilometri oltre la soglia della stanchezza, e scoprendo che anche lì, il piacere e l’aiuto della terra nella camminata e nel tango, fanno miracoli e ci aprono inesauribili  fonti di risorse sempre pronte a sostenerci.
Chilometri e chilometri dentro di me, alle prese con le tensioni del corpo e dell’anima, divisa tra piacere e conflitto, davanti a tante prove, sollecitazioni, e tornando a me a volte più forte altre più debole, ma viva e sensibile, limitata e illimitata… e alla fine tornando a casa.

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