lunedì 7 gennaio 2013

Da Berlino, alla fine delle vacanze, passando per l'influenza!


Cari amici,
probabilmente oggi 7 gennaio per molti non è il primo giorno di lavoro del 2013 e non rappresenta una ripartenza, ma per tutti sicuramente è il primo giorno fuori dal Natale, finito con l’Epifania “che tutte le feste porta via”.
Per i ragazzi delle scuole è il primo giorno del 2013 di nuovo tra i banchi, come per i miei nipotini, e sempre mi ricordo e mi ricorderò i sacrifici di tornare a svegliarsi presto e il peso della prima cartella dopo le vacanze.
E’ stato un Natale speciale per me, per la prima volta il 24 dicembre ho sentito la bellezza e la dolcezza della storia del Natale, l’umanità di una ragazzina in cinta con i dolori del parto che nessuno voleva ospitare, il calore immenso della gioia intima della famiglia che nasce anche senza niente ma con immenso amore, e la speranza pura, luminosa, viva dentro gli occhi di un bimbo che cambierà la storia del mondo, e che è proprio come noi, uguale uguale a ognuno di noi.
Ho attraversato il ponte tra il 31 e il primo ballando sul mondo, come avevo promesso nell’ultimo post. Sono stata a Berlino, nella maratona di fine anno, ed anche questa è stata una festa speciale per me. Per la prima volta, alla mezzanotte, mi sono ritrovata a fare il trenino… il must che ho sempre evitato e che solitamente porta profonda tristezza anche solo ossevarlo… e invece, complice l’atmosfera, il fatto che eravamo tutti ballerini, la scelta musicale diversa su cui si è scatenata la pazzia del trenino (grazie Giuseppe Caputo per l’eleganza con cui hai gestito tutta la serata ed in particolare questo momento tanto difficile per un dj!!!), ho sentito la bellezza di condividere la gioia tutti insieme, l’allegria di muoversi uniti, di condividere i festeggiamenti spensieratamente spontanei… la forza di una tribù che balla attorno al fuoco, senza ritegno, senza imbarazzi, con i piedi che si muovono soli, le braccia che si cercano, gli incroci, i ponti e gli srotolamenti che si susseguono in una sincronia meravigliosa come fossimo tutti parte di un vero animale più grande… “l’anima della milonga” fatta serpente! Che bell’applauso spontaneo ci siamo fatti tutti insieme al finale, che emozione, che gioia! Mi sono sentita bambina come mai avevo potuto sentirmi prima!
Ho passato tutta la settimana seguente a letto con la febbre, e a quanto ho visto e letto anche in questo non sono stata l’unica, l’influenza è stata una terribile mietitrice di vittime… e con me non ha scherzato, ma sembra sia passata anche questa, solo pochi decimi e tanta tosse ancora da spazzare via, ho smesso di gattonare per andare in bagno e ho iniziato a camminare per arrivare fino in cucina con l’intenzione di mangiare qualcosa e interrompere il digiuno purificatore che il virus aveva deciso necessario per me!
Oggi tutto ricomincia, e allora ricominceremo, più snelli dopo l’influenza o più appesantiti dopo i pranzi non importa, nuovo è l’anno e nuovi siamo noi… e nuovo costruiremo il mondo!
Buon lavoro a tutti con affetto sentito,
Martina

4 commenti:

  1. Che ben scritto! :-) Sembra che hai avuto una festa bellissima a Berlino. È una città fantastica ma non ho mai stato lì per il Capodanno - ma voglio adesso vivere questa esperienza! È mi piace molto il sentimento "nuovo è l'anno e nuovi siamo noi". :-) Buon Anno!

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  2. Grazie mille, fa sempre molto piacere ricevere un così bel complimento, buon anno a te con gioia!!!

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