lunedì 5 novembre 2012

L'appartamento e la valigia



Mi piace pensare a questa metafora quando descrivo il senso e il percorso di costruzione della propria dimensione di ballo per l’uomo e per la donna.
L’uomo all’inizio del proprio percorso si trova di fronte alla notevole difficoltà di tirare su le fondamenta del suo ballo. Scegliere come ragionare e imparare a muoversi seguendo l’intenzione impostata è un lavoro tanto grande che equiparerei alla "costruzione di un appartamento" dalla prima gettata di cemento agli ultimi ritocchi di arredo.
Ogni dettaglio è scelto ragionando, è il frutto di una strutturazione progressiva rivolta alle necessità pratiche della vita in appartamento. La cucina avrà la forma più adatta alle capacità del cuoco, il letto la giusta esposizione alla luce per il soggetto (meno esposto se più vampiro, più luminoso se più zen) e l'armadio sarà tanto grande quante sono le camicie di ricambio bianche o nere acquistate negli ultimi tempi.
Quando invece penso al percorso della donna, peso ad una perenne viaggiatrice, con il suo trolley o il suo zaino, truss di trucchi o scarpette da ranning, che nel tempo ha strutturato la sua comodità nel bagaglio e nella velocità di adattamento alle situazioni di viaggio.
Che succede quando si balla insieme? Per me è come se l’uomo mi invitasse con il mio trolley e la mia borsa nel suo appartamento, e con il primo tango (anzi, diciamo già dal modo in cui mi invita!) mi mostrasse casa, come è arredata e come funziona. Quindi, mi occupo di tirare fuori le mie cose e accomodarmi in cucina piuttosto che in bagno o in camera, qualche volta posso proporre qualche tocco femminile, aggiungere un accessorio che porto in valigia, o spostare magari qualche piccolo elemento per un gusto estetico o funzionale… Ma certo non posso spostare il divano e buttare via tutte le riviste di moto, siamo ospiti anche se accolte con la massima disponibilità (di solito…), il nostro compito è di comprendere e rispettare la logica presente, crearci il nostro spazio per vivere bene il soggiorno, e portare una bella ventata di aria fresca in questa cava di uomo single! Il vantaggio che abbiamo è che, a furia di entrare e uscire in tanti appartamenti, abbiamo una idea più ampia di analogie e differenze nella logica di ballo, una visione di interconnessioni più facile, e possiamo portare varietà e novità nel mondo dell'uomo ogni volta!

2 commenti:

  1. da uomo invece dico che non siamo appartamenti, ma viaggiatori muniti di riparo ambulante.
    ci portiamo dietro un luogo in cui stare, ma che è nei migliori casi modulabile e arredabile, insomma cambia spesso, dallo spartano al quasi casa, a seconda di chi ospitiamo e del luogo in cui piantiamo la tenda.
    a volte ci vuole tutto, altre volte basta sdraiarsi insieme sotto le stelle.

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  2. Grazie per questo spunto di visione maschile sull'argomento, mi piace la modifica verso una versione "più mobile" di riparo e accoglienza! Con questa prospettiva assume maggiore forza la riunificazione paritaria sotto le stelle di due viaggiatori, nonostante le diversità di viaggio, di ruolo e di sesso!

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