mercoledì 21 novembre 2012

Genova Festival Bravo: il 100% dell’abbraccio



Tecnica femminile con Marina Montes: un lavoro classico in chiave moderna


Sono rientrata lunedì mattina dal mio week-end a Genova in occasione della seconda edizione del Festival Bravo. Questa volta ho scelto e avuto l’occasione di studiare con Mariana Montes nel suo seminario di tecnica femminile, un programma di 6 ore in tre giorni.
Che bella esperienza!! Sono rimasta incantata dal progetto proposto, chiaro e consapevole del movimento e delle dinamiche nei dettagli, e soprattutto dall’idea a sostegno della proposta!
Mi sono sentita per la prima volta fiera davvero di far parte di un gruppo di sole donne (40 in tutto, una vera forza, ma ciononostante un giusto numero per studiare tranquille nello spazio a disposizione), tutte insieme e concentrate, senza dinamiche disturbanti di messa in mostra o concorrenza reciproca. Eravamo tutte uguali a confronto solo con le nostre scarpette, non c’era tempo per perdersi in sciocchezze, il lavoro richiedeva un’ attenzione costante ed era sempre graduale e alla giusta portata per tutte indipendentemente dal livello, un flusso di lavoro perfetto e che ci metteva sempre tutte alla pari, sia per come veniva proposto, sia per come ognuna aveva la possibilità di essere chiamata al centro per aiutare Mariana a far vedere l’esercizio a coppie.
Il lavoro sull’abbraccio, sperimentato tra noi sole donne, è stato speciale e diverso, un modo per avvicinarsi al mondo maschile con il sostegno dell’esperienza femminile, un po’ come lo studio dell’arte di sedurre che si faceva nei ginecei dell’antica Grecia, un corso di preparazione all’incontro dell’altro sesso attraverso l’esperienza aggregante che ci accomuna come donne.
Tutto il lavoro è stato speciale perché l’intenzione che conteneva era tale: imparare a muoversi con disinvoltura e fiducia in se stesse per poter essere attive nel seguire, saper influenzare e provocare il movimento dell’altro, ma all’interno di un abbraccio che avvolge, avvicina e sostiene, sempre al 100% della nostra disponibilità fisica ed emotiva, per stare con l’altro completamente, nel rispetto, nella sensazione, sicure in quello che facciamo ma con l’intenzione di essere più disponibili verso l’uomo e essere più musicali! Siamo partite da movimenti ripetuti, graduali, a ritmo con cambio di velocità ciclico in modo da sedimentare una pratica e un aumento di consapevolezza, siamo entrate in esercizi a coppie con sperimentazione dell’abbraccio e delle sue caratteristiche, siamo passate per la struttura del giro, siamo finite a sperimentare adorni e swing diversi capaci di provocare sensazioni diverse nell’uomo, ci siamo imbattute in informazioni chiare e precise su come alleggerire e respirare un pivot o allinearci alla direzione per non uscire dalla coppia, e ci siamo ritrovate alla fine ad assorbire l’energia morbida e felina della nostra guida. Con il suo occhio brillante alla fine delle 6 ore ci ha salutato ricordandoci che tutto ciò che avevamo fatto non ci serviva per “fare” o per ballare meglio, se non con l’idea di potersi dedicare con sicurezza a sentire l’altro e giocare al massimo delle nostre potenzialità e nel pieno della nostra energia con il nostro partner. Non esiste un “sentire abbastanza” o un “sentire giusto o sbagliato”, esiste solo un essere pienamente noi stesse, consapevoli della nostra forza e in comunicazione, avvolgendo, avvicinando e sostenendo l’altro al centro della nostra energia.

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