mercoledì 24 ottobre 2012

Il codice di pista



In molti mi hanno chiesto di parlare del comportamento in pista, della necessità di rispettare un “codigo” e di come questo non avvenga. Viaggiando per festival e non, continuamente mi sono trovata di fronte a situazioni di difficile gestione, a piste piene e confuse, a taccate date e ricevute!
Certo, ci sono delle regole fondamentali di comportamento che sarebbe bene le scuole dotassero i principianti, se non altro per dare degli strumenti di sopravvivenza alla circolazione, niente affatto banale, che si trova in pista e un senso di rispetto per questo spazio che va condiviso. Regole base, ad esempio, possono essere: niente passo indietro dell’uomo a pista piena, niente gomiti rigidi puntati in alto, niente volei alti per la donna e piedi sempre a terra, nessun cambio di direzione improvviso dal centro all’esterno, nessun sorpasso azzardato, distanza di sicurezza, guardare bene prima di entrare nella ronda, e se bisogna passare senza ballare, sempre a bordo pista con pazienza e attenzione.
Allo stesso tempo, però, mi piacerebbe affrontare questo argomento da un'altra ottica, non quella della regola, ma quella della connessione con gli altri.
In realtà non abbiamo bisogno di codici scritti ed etichette comprate per condividere uno spazio, se siamo capaci di sentire quello che accade attorno a noi. Come sempre dobbiamo partire dalla nostra personale presenza, dalla consapevolezza di noi stessi. Da questa prospettiva gli atri sono una “manifestazione nel nostro spazio” e quindi una parte di noi stessi. Sentirli e stare in connessione diventa qualcosa di naturale.
Quando partecipiamo alla formazione di un campo comune di energia con le altre persone, si crea come un’ entità nuova, l’anima della milonga, e il piacere di sentirsi parte di qualcosa di più grande ci ricorda il senso di unione e universalità che sempre ci attraversa tutti. Se non possiamo permetterci di stare con queste sensazioni e partecipare a questa coscienza comune, qualunque regola sarà infranta o sarà vuota e pura forma di potere di un gruppo o di una istituzione. Recuperare il senso profondo dello stare insieme trasforma non solo la pista ma la società intera, proviamo a pensare questo e iniziamo per primi a tenere questa idea ed energia con noi, così da diffonderla automaticamente anche intorno a noi, senza giudizi e attribuzioni di penalità!!!!

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