Napoli. Un week-end
sacrificato ad altri attraenti eventi di tango per una attività extra-tanguera:
seminario con Alejandro Jodorowsky. Non potevano mancare due notti di milonga
da turista!
150 persone in una
sala abbastanza moderna e un grande crocifisso dipinto appeso. Un uomo,
ottantenne, vestito di scuro, una pancia tonda un po' pronunciata, una
camminata svelta e corta, e una energia senza età. Lavoro con il corpo, i 4
centri (mentale, emozionale, sessuale e materiale) e l'energia di cielo e terra,
l'idea di se stessi e la scatola dell'ego, l'identità maschile e femminile e il
loro confronto, la famiglia, il nome, la rinascita, i nodi, l'incoscienza e il
vero sé, l'uso della forza dell'inconscio per la trasformazione, l'atto e
l'atto psicomagico...
Raccontare la nostra vita in 15
minuti, 7minuti, 3minuti, 1minuto a 4 persone diverse e ascoltare le loro storie, sfilare
davanti a 50 uomini insultandoli e ricevere 50 uomini sfilando che insultano,
essere figlio e genitore, nascere e morire per rinascere.
Ho lottato per un
po' di spazio o una sedia, ho fatto fila per parlare con lui, per molti "il
guru" (a discapito del fatto che lui stesso non si definisca tale) o "l'uomo sulla sedia e il microfono" o "lo scrittore che autografa", ho visto tra le persone azioni forzate, sentito
parole messe sugli altri e intenzioni riflesse... ho tenuto la mia forza, fatto
il mio spazio, sostenuto il mio cuore aperto quanto poteva, ascoltato il più
possibile, guardato tutto quello che si è lasciato vedere meravigliata della
bellezza che si manifesta, ho ricevuto un abbraccio spontaneo, ho sentito la
mia presenza riflessa nella mia esperienza, ho creduto nella mia intuizione, ho agito quando lo ritenevo giusto per me o non agito e l'ho fatto a modo mio il più autenticamente possibile...
Niente di nuovo, ho
fatto quello che faccio tutti i giorni , quello che cerco nella mia vita e nel
tango, quello che mi capita di incontrare fuori casa e in milonga l'ho trovato
nella sala del seminario. La magia è sempre intorno a noi e nella nostra
vita, a nostra disposizione, anche fuori da "magici seminari"che parlano proprio della "magia della vita" o da "milonghe eccezionali", è negli occhi di
grandi uomini e piccoli uomini ed entrambi sono fatti della stessa materia che condividiamo, la nostra forza è oltre il ruolo o l'idea che
gli altri hanno di noi, la nostra trasformazione è uno sviluppo di coscienza
secondo la nostra strada, e scoprirla è meraviglioso, e solo noi possiamo incontrarla e realizzarla.... E la mia strada passa dal
corpo e inizia dal cuore, si esprime nello sguardo e nel calore del contatto, e
che il dolore scorra perché nello scorrere c'è gioia e piacere, che l'amore mi
attraversi perché con esso c'è intuizione e coscienza, che gli occhi si
illuminino perché nell'altro riconosco me stessa, che l'inconscio mi agiti
perché sento la forza della trasformazione, che il respiro mi espanda perché
nel suo ciclo muoio e rinasco e la mia mente si apre, che la mia azione sia il
riflesso della mia verità di ogni momento e il mio potere la forza di accesso
oltre ogni barriera, non per rompere ma per vedere, conoscere, riconoscere, accogliere
e trasformarsi.
Ho fatto del tango
la mia arte da praticare per risvegliare intuizione e coscienza, una palestra
incredibile dove si mette in gioco tanto e tutto insieme, nel singolo, nella
coppia, nell'incontro, nel sociale, nel corpo, nella comunicazione, nella mente
creativa e nella sensibilità emozionale, un incompleto che si completa, e perché
questo si realizzi deve avere il seme dell'incontro e dell'altro già in sè,
insomma un "patrimonio universale dell'umanità".. Ma è solo un arte a servizio della
magia della vita, che c'è, esiste e io l'ho vista, e voi?
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