Cari amici,
probabilmente oggi 7 gennaio per molti non è il primo giorno
di lavoro del 2013 e non rappresenta una ripartenza, ma per tutti sicuramente è
il primo giorno fuori dal Natale, finito con l’Epifania “che tutte le feste
porta via”.
Per i ragazzi delle scuole è il primo giorno del 2013 di
nuovo tra i banchi, come per i miei nipotini, e sempre mi ricordo e mi
ricorderò i sacrifici di tornare a svegliarsi presto e il peso della prima
cartella dopo le vacanze.
E’ stato un Natale speciale per me, per la prima volta il 24
dicembre ho sentito la bellezza e la dolcezza della storia del Natale,
l’umanità di una ragazzina in cinta con i dolori del parto che nessuno voleva
ospitare, il calore immenso della gioia intima della famiglia che nasce anche
senza niente ma con immenso amore, e la speranza pura, luminosa, viva dentro
gli occhi di un bimbo che cambierà la storia del mondo, e che è proprio come
noi, uguale uguale a ognuno di noi.
Ho attraversato il ponte tra il 31 e il primo ballando sul
mondo, come avevo promesso nell’ultimo post. Sono stata a Berlino, nella
maratona di fine anno, ed anche questa è stata una festa speciale per me. Per
la prima volta, alla mezzanotte, mi sono ritrovata a fare il trenino… il must
che ho sempre evitato e che solitamente porta profonda tristezza anche solo
ossevarlo… e invece, complice l’atmosfera, il fatto che eravamo tutti
ballerini, la scelta musicale diversa su cui si è scatenata la pazzia del
trenino (grazie Giuseppe Caputo per l’eleganza con cui hai gestito tutta la
serata ed in particolare questo momento tanto difficile per un dj!!!), ho
sentito la bellezza di condividere la gioia tutti insieme, l’allegria di
muoversi uniti, di condividere i festeggiamenti spensieratamente spontanei… la
forza di una tribù che balla attorno al fuoco, senza ritegno, senza imbarazzi,
con i piedi che si muovono soli, le braccia che si cercano, gli incroci, i
ponti e gli srotolamenti che si susseguono in una sincronia meravigliosa come
fossimo tutti parte di un vero animale più grande… “l’anima della milonga”
fatta serpente! Che bell’applauso spontaneo ci siamo fatti tutti insieme al
finale, che emozione, che gioia! Mi sono sentita bambina come mai avevo potuto
sentirmi prima!
Ho passato tutta la settimana seguente a letto con la febbre,
e a quanto ho visto e letto anche in questo non sono stata l’unica, l’influenza
è stata una terribile mietitrice di vittime… e con me non ha scherzato, ma
sembra sia passata anche questa, solo pochi decimi e tanta tosse ancora da
spazzare via, ho smesso di gattonare per andare in bagno e ho iniziato a
camminare per arrivare fino in cucina con l’intenzione di mangiare qualcosa e
interrompere il digiuno purificatore che il virus aveva deciso necessario per
me!
Oggi tutto ricomincia, e allora ricominceremo, più snelli
dopo l’influenza o più appesantiti dopo i pranzi non importa, nuovo è l’anno e
nuovi siamo noi… e nuovo costruiremo il mondo!
Buon lavoro a tutti con affetto sentito,
Martina
wow...
RispondiEliminaMa grazie! baci baci letterari!
RispondiEliminaChe ben scritto! :-) Sembra che hai avuto una festa bellissima a Berlino. È una città fantastica ma non ho mai stato lì per il Capodanno - ma voglio adesso vivere questa esperienza! È mi piace molto il sentimento "nuovo è l'anno e nuovi siamo noi". :-) Buon Anno!
RispondiEliminaGrazie mille, fa sempre molto piacere ricevere un così bel complimento, buon anno a te con gioia!!!
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