martedì 16 ottobre 2012

Napoli. Seminario Alejandro Jodorowsky


Napoli. Un week-end sacrificato ad altri attraenti eventi di tango per una attività extra-tanguera: seminario con Alejandro Jodorowsky. Non potevano mancare due notti di milonga da turista!

150 persone in una sala abbastanza moderna e un grande crocifisso  dipinto appeso. Un uomo, ottantenne, vestito di scuro, una pancia tonda un po' pronunciata, una camminata svelta e corta, e una energia senza età. Lavoro con il corpo, i 4 centri (mentale, emozionale, sessuale e materiale) e l'energia di cielo e terra, l'idea di se stessi e la scatola dell'ego, l'identità maschile e femminile e il loro confronto, la famiglia, il nome, la rinascita, i nodi, l'incoscienza e il vero sé, l'uso della forza dell'inconscio per la trasformazione, l'atto e l'atto psicomagico... 
Raccontare la nostra vita in 15 minuti, 7minuti, 3minuti, 1minuto a 4 persone diverse e ascoltare le loro storie, sfilare davanti a 50 uomini insultandoli e ricevere 50 uomini sfilando che insultano, essere figlio e genitore, nascere e morire per rinascere. 
Ho lottato per un po' di spazio o una sedia, ho fatto fila per parlare con lui, per molti "il guru" (a discapito del fatto che lui stesso non si definisca tale) o "l'uomo sulla sedia e il microfono" o "lo scrittore che autografa", ho visto tra le persone azioni forzate, sentito parole messe sugli altri e intenzioni riflesse... ho tenuto la mia forza, fatto il mio spazio, sostenuto il mio cuore aperto quanto poteva, ascoltato il più possibile, guardato tutto quello che si è lasciato vedere meravigliata della bellezza che si manifesta, ho ricevuto un abbraccio spontaneo, ho sentito la mia presenza riflessa nella mia esperienza, ho creduto nella mia intuizione, ho agito quando lo ritenevo giusto per me o non agito e l'ho fatto a modo mio il più autenticamente possibile...
Niente di nuovo, ho fatto quello che faccio tutti i giorni , quello che cerco nella mia vita e nel tango, quello che mi capita di incontrare fuori casa e in milonga l'ho trovato nella sala del seminario. La magia è sempre intorno a noi e nella nostra vita, a nostra disposizione, anche fuori da "magici seminari"che parlano proprio della "magia della vita" o da "milonghe eccezionali", è negli occhi di grandi uomini e piccoli uomini ed entrambi sono fatti della stessa materia che condividiamo, la nostra forza è oltre il ruolo o l'idea che gli altri hanno di noi, la nostra trasformazione è uno sviluppo di coscienza secondo la nostra strada, e scoprirla è meraviglioso, e solo noi possiamo incontrarla e realizzarla.... E la mia strada passa dal corpo e inizia dal cuore, si esprime nello sguardo e nel calore del contatto, e che il dolore scorra perché nello scorrere c'è gioia e piacere, che l'amore mi attraversi perché con esso c'è intuizione e coscienza, che gli occhi si illuminino perché nell'altro riconosco me stessa, che l'inconscio mi agiti perché sento la forza della trasformazione, che il respiro mi espanda perché nel suo ciclo muoio e rinasco e la mia mente si apre, che la mia azione sia il riflesso della mia verità di ogni momento e il mio potere la forza di accesso oltre ogni barriera, non per rompere ma per vedere, conoscere, riconoscere, accogliere e trasformarsi. 
Ho fatto del tango la mia arte da praticare per risvegliare intuizione e coscienza, una palestra incredibile dove si mette in gioco tanto e tutto insieme, nel singolo, nella coppia, nell'incontro, nel sociale, nel corpo, nella comunicazione, nella mente creativa e nella sensibilità emozionale, un incompleto che si completa, e perché questo si realizzi deve avere il seme dell'incontro e dell'altro già in sè, insomma un "patrimonio universale dell'umanità".. Ma è solo un arte a servizio della magia della vita, che c'è, esiste e io l'ho vista, e voi?

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