lunedì 24 settembre 2012

Vademecum: 5 - La mirada ==> parte prima


Uno strumento fondamentale della ballerina, è sicuramente la mirada. Se non siete già esperte, bando alla timidezza e cominciate ad allenarvi!!

Prima Parte: strategie tecniche

 A inizio serata prendetevi il tempo, prima di cambiarvi le scarpe, di osservare un po’ la pista, guardate bene i ballerini e prendete nota su quelli che vi piacerebbe davvero vi invitassero, i vostri preferiti, e quelli assolutamente da evitare. Quindi, per iniziare (e riuscire a fare così una buona prima tanda ma senza troppe pretese, che possa presentarvi al meglio e togliervi da inviti di ballerini non armonizzati al vostro livello di ballo) ponete l’attenzione su una fascia intermedia tra i due e scegliete mentalmente qualcuno, mettete le scarpe, assumete una postura allungata con le spalle aperte (sentitevi belle, delle regine!), avvicinatevi in piedi a bordo pista , o sedetevi in una posizione che vi permetta di essere notate da chi balla (senza stare appoggiate allo schienale della sedia e meglio se con la gamba sinistra accavallata sulla destra – nel linguaggio non verbale comunica maggiore apertura e disponibilità), e lanciate la mirada, guardateli negli occhi e quando incrociate il loro sguardo soffermatevi e osservate cosa succede. A questo punto assecondate la reazione che provocate, se l’altro abbassa lo sguardo fatelo anche voi e siate più discrete e dolci se doveste incrociarlo di nuovo, o se invece il ballerino gioca con voi accettate la sfida e lanciatevi nella seduzione a suon di battiti di ciglia!

Approfondimento:

Focalizziamo la nostra attenzione sull'empatia e la sincronizzazione con l'altro. Il tango è di per sè un'arte che aiuta a sviluppare questi aspetti, non a caso centrali nel codice della seduzione.
"Le persone più seducenti sono quelle che hanno una maggiore capacità di leggere le emozioni dei loro interlocutori per potervisi adattare. Oltre alla sincronizzazione del corpo nel suo insieme, osserviamo alcune sincronizzazioni più sottili, come quella del respiro o del ritmo con cui si sbattono gli occhi, anch'esse inconsce nell'essere empatico" 
 "Pensavamo che due interlocutori emozionati si guardassero "occhi negli occhi" e stiamo scoprendo che, invece, ciascuno di loro guarda principalmente l'occhio sinistro di chi gli sta di fronte. Inoltre, dato che è l'emisfero destro quello che permette di leggere le emozioni altrui e allo stesso tempo di esprimere le proprie, i due interlocutori guardano soprattutto la parte sinistra del viso dell'altro, e lo fanno soprattutto con l'occhio sinistro." 
Philippe Turchet - I codici inconsci della seduzione, guida alla comunicazione non verbale (Castelvecchi edizioni) 


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