“E’ utile anche rendersi conto che questo corpo che abbiamo, questo corpo che proprio adesso si trova qui…con i suoi dolori e i suoi piaceri… è esattamente quel che ci serve per essere pienamente umani, pienamente desti, pienamente vivi.”
Pema Chödrön
La prima cosa che sempre considero quando inizio i miei
training fisici e il mio studio di tecnica, è il mio corpo. Bè, direte,
“ovviamente!!”, ma non è così scontato, considerare il corpo davvero come prima
cosa significa spegnere il più possibile ogni altro pensiero, e sentirlo, prendersi
amorevolmente cura di lui con attenzione, essere dentro, essere lui, e sapere
cosa mi vuole dire e mi sta dicendo… e sì, perché il corpo ci parla, ci dice
come stiamo, cosa ci manca, cosa desideriamo, sempre, anche quando non ci
impegniamo in una attività fisica. Il nostro corpo è la nostra navicella
spaziale, il mezzo che carnifica in questa dimensione solida la nostra essenza.
Essere presenti significa accendere la lampadina della nostra personalissima
anima dentro la nostra carne.
Nel tango in particolare questo presupposto è fondamentale
perché la presenza fisica significa anche apertura alla comunicazione. E per me
la comunicazione è “La Tecnica” nel tango.
Durante una classe privata ho fatto tesoro di due immagini
in particolare che mi sono state proposte. La sensazione dei miei piedi
poggiati sul pavimento come una bistecca di carne cruda lanciata a terra che si
appiccica morbidamente ma anche con piena forza adesiva, e l’immagine di un
fiore tenero che si schiude, come il nostro corpo che rilassa le tensioni e
diviene consapevole del sostegno interno, delle nostre ossa e della terra, e si
apre al flusso delle proprie sensazioni e di quelle che ci arrivano dalla
comunicazione con l’altro e con la musica.
Un corpo morbido e vibrante, respirato, calmo e presente,
ora, che sente e accede al magma profondo della carne, quell’oceano scuro e di
velluto, quella lava nera e incandescente, ritmica e pulsante, istintiva e
animale, e mette tutto questo a disposizione della luce della coscienza, del
rosa morbido del cuore, dell’armonia della melodia, dell’abbraccio accogliente…
per essere pienamente vivi, presenti, aperti e comunicanti, collegati, spiriti
selvaggi, anime di sangue, per essere veramente noi stessi e fieri di esserlo!
“Il privilegio di una vita è essere quello che siete”
Joseph Campbell
Versión en Español
Técnica : primero de todo un cuerpo suave
“Es muy útil darse cuenta del cuerpo que tenemos; este cuerpo que ahora que se encuentra aquí con sus dolores y sus placeres, es exactamente aquel que nos sirve para ser plenamente humanos, despiertos, vivos”.Pema Chödrön
La primera cosa que tomo en
cuenta cuando empiezo mi entrenamiento físico es el estudio de la técnica en mi
cuerpo. “Por supuesto” dirán ustedes, pero no es totalmente dicho. Considerar
el cuerpo como primera cosa, significa no pensar en otra cosa, sino solo
sentirlo, cuidarlo, estar dentro, ser el mismo y saber cosa nos esta diciendo.
Sí.. claro.. porque el cuerpo nos habla, nos dice como estamos, que nos hace
falta, que deseamos, siempre, aunque cuando estemos en reposo, no realizando
una actividad física.
Nuestro cuerpo es nuestra nave
espacial, es el medio que encarna en esta dimensión solida, la nuestra esencia.
Ser presentes significa prender la lampara de nuestra intima alma dentro de
nuestra carne.
En el tango, en particular,
esta consideración previa es fundamental porque la presencia física significa
apertura de la comunicación y para mi la comunicación es la “Técnica” en el
tango .
Haciendo una clase privada,
hice incapie en dos imagenes en
particular que me propusieron. La sensación de mis pies apoyar el piso como si
fuera un churrasco de carne cruda
lanzada en la tierra que se pega de una forma adhesiva al piso y la imagen de
una flor tenera que se abre, como nuestro cuerpo que se relaja, se libera de
tensiones, y que entiende que representa el sostén interno de nuestro huesos y
de la tierra y que se abre al flujo de las propias sensaciones y de las que
llegan por la comunicación con el otro y con la música.
Un cuerpo suave y vibrante ,
calmado y presente, siente y va al
magma profundo de la carne, ese océano de terciopelo oscuro, el negro de
la lava incandescente , rítmico , pulsante, instintivo , animal, y pone todo esto a deposición de la luz de la conciencia, del rosa suave
del corazón, de la armonía de la melodía, del abrazo acogedor ... para estar
completamente vivos, presentes, abiertos comunicantes, conectados, espíritus salvajes, hermanos de
sangre, para ser verdaderamente nosotros mismos y orgullosos de serlo.
“El privilegio de una vida es ser quien eres "
Joseph Campbell
Nessun commento:
Posta un commento