L’analisi
bioenergetica è un tipo di psicoterapia a mediazione corporea messa a punto dal medico e psicoterapeuta americano Alexander Lowen a partire dagli anni cinquanta, e che ha preso origine dai contatti che Lowen
ha avuto con il suo maestro e terapeuta W. Reich (contestatore di Freud negli
anni ’20 e fondatore della prima corrente psicoanalitica a indirizzo corporeo).
Lo stesso Lowen definisce l’analisi bioenergetica come “un'estensione
ed una sistematizzazione dei concetti psicosomatici sviluppati da Wilhelm Reich”,
il cui sviluppo ha dato origine a qualcosa di nuovo e originale che ha
trasformato la visione della psicoterapia occidentale.
Il 28 ottobre del 2008 Alexander Lowen è morto all’età di
98 anni.
La mia intenzione in questa sede è di condividere la mia
personale esperienza della bioenergetica, in particolare in riferimento agli
sviluppi che questa ha portato nell’ambito della mia attività nel tango.
Mi sono avvicinata alla bioenergetica per risolvere i
miei problemi personali e famigliari e ho scoperto una via che mi ha
portato molto oltre, mi ha portato a scoprire chi sono realmente, qual è il mio
scopo nel mondo, a ritrovare il piacere e la gioia di vivere, e nelle forti
trasformazioni che si sono concretamente manifestate nel mio quotidiano a
seguito di questo percorso, c’è stato anche l’incontro con il tango. Un incontro
altrettanto fatale e di profonda crescita per la mia esistenza!
L’analisi bioenergetica unisce il lavoro corporeo a
quello mentale, ricollega l’emozione alla carne attraverso la riscoperta della
sensazione, la consapevolezza delle tensioni muscolari, e tutto
questo avviene principalmente mediante l’uso del respiro e del movimento
espressivo. La differenza fondamentale rispetto ad altre discipline che usano questi stessi ingredienti, è sicuramente l’approccio liberatorio e non
controllante della bioenergetica, che favorisce il recupero dell’espressione
personale autentica, nascosta dietro il controllo del corpo e delle emozioni,
ma allo stesso tempo ne favorisce la riappropriazione e l’integrazione.
L' altra novità assoluta è la possibilità
di praticare anche per chi non volesse intraprendere l’intero percorso
analitico, poiché esiste lo spazio delle “classi di esercizi”: un’ora di lavoro
corporeo senza “chiacchiere”, in un gruppo guidato da un conduttore che propone
esercizi che favoriscono il recupero del contatto con se stessi, l’aumento di
consapevolezza fisica ed emotiva, il radicamento a terra, l’espressione del sé autentico,
in un ambiente protetto, senza giudizio e senza “tecnica”.
Essendo il tango un’arte della relazione e del movimento,
tutto il lavoro che ho eviscerato da me tramite la bioenergetica ha trovato nel
tango un laboratorio di massima fioritura e sperimentazione. La forza nella
terra, il recupero del proprio spazio, l’autenticità del movimento, la libertà
del lasciarsi andare all’improvvisazione, la capacità di stare in relazione,
sono temi che si affrontano nella bioenergetica con grande profondità e che
sono l’essenza del tango stesso. Per me sono state due vie che si sono
incrociate e sommate per trasformare il mio passato, il presente e il mio
futuro a partire dal quotidiano.
Il dono più grande ricevuto è stato la coscienza
dell’infinito potenziale presente dentro ciascuno di noi, il collegamento che
lega tutto a tutti e non ci rende mai soli, l’amore universale a nostra disposizione
come fonte inesauribile di gioia e conforto e la forza del cambiamento a
qualsiasi livello ed in ogni momento a disposizione di tutti, perché come dice
lo stesso Lowen: “tutto può cambiare, tutto è in processo, è in
trasformazione. Nulla è per sempre.”
Vi lascio con una citazione e alcuni link a video per chi
fosse interessato a conoscere ed ascoltare la voce di Lowen…. Un abbraccio a
tutti e buona viaggio dentro di voi,
Martina
“È sbagliato il fatto che la mente controlli tutto, anche i
sentimenti e le emozioni. Con la mente, gli uomini pensano: “posso fare questo
e quello”, ma non ne hanno un vero feeling,
non lo sentono. La gente non è sana. E anche quando fa qualcosa per sé, per
esempio attività fisica, ginnastica in palestra, sport ecc., non lo fa per
stare bene, ma solo o prevalentemente per essere più forte, più bella. Per
l’immagine. Insomma, non sente. Il sentire non ha a che fare con
l’intelligenza, né con la forza. Ecco perché la bioenergetica può insegnare a
diventare più vivi, più vitali E a sentirlo.”
A.Lowen
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