venerdì 25 gennaio 2013

Melodie cinetiche


La ricerca scientifica nell'ambito dei processi neuronali coinvolti nel movimento, ha scoperto che la corteccia motoria attiva più muscoli contemporaneamente, coordinati in modo armonico (Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio, chiama il processo "melodie cinetiche"), per effettuare un movimento volto al raggiungimento di uno scopo.
Uno stesso neurone si attiva per produrre il movimento in muscoli diversi purché lo scopo sia il medesimo, ed ugualmente l'azione di uno stesso muscolo può essere prodotta da neuroni diversi, se lo scopo è diverso!!! Non è la meccanica del muscolo che guida il processo, ma lo scopo che c'è dietro!!! Non solo, ma tutto il corpo è armonicamente coinvolto per il suo raggiungimento!!!
Non vi sembra incredibile? L'armonia e la grazia del movimento sono il risultato dell'intenzione intrecciata alle informazioni sensoriali che ci dà l'ambiente circostante, e non la somma di circuiti meccanici ripetuti e robotici che associano lo stesso neurone sempre alla stessa azione! Quanto più siamo profondamente concentrati e liberi nell'effettuare un movimento con precisa intenzione, tanto più questo si manifesterà come "melodia cinetica". Quanto più siamo in grado di gustare e assaporare le informazioni sensoriali aperti all'interazione con il mondo, tanto più queste produrranno una risposta spontanea che si manifesterà con un movimento armonico. Il nostro cervello è nato per interagire e trasformare, il nostro movimento spontaneo è la melodia che scaturisce da tutto questo, è il controllo che spezza l'armonia e ci trasforma in robot dal movimento meccanico, freddo, perchè perdiamo lo scopo, tronchiamo l'interazione e incaselliamo i processi motori... e allora cosa stiamo facendo? cosa sentiamo? chi siamo? Niente, una maschera di noi stessi a misura della società malata, che cammina senza scopo in una vita vuota.
Lasciamoci, invece, "essere movimento spontaneo", lasciamo che il processo su descritto accada pienamente, e sentiremo emergere dentro di noi il piacere legato ai sensi e le emozioni legate alle intenzioni, e vivremo così la magia del momento presente e dell'"azione fatta bene", pienamente vivi e pienamente vibranti, autentici.
Il nostro corpo è la manifestazione materiale di una meraviglia e perfezione infinita.. Se solo ci permettessimo di lasciarci sprofondare nei suoi meccanismi spontanei, incontreremmo nodi di contatto con dimensioni di ordine superiore, di armonia e perfezione che non appartengono a questo denso mondo ma che pure lo penetrano e lo attraversano "animandolo".
Il nostro corpo è più avanti di noi, è più magico di quanto possiamo immaginare, è più pieno di anima e universo di quanto la sua densa carne possa farci pensare... Non abbiamo bisogno di lasciarlo per sollevarci nell'infinito, nell'estasi, nell'amore, dobbiamo solo permetterci di sprofondarci dentro, di annegare nel nostro respiro e toccare il fondo del nostro magma interiore.
E in tutto questo non siamo soli, ma tutti intimamente collegati... Come è possibile? La scienza dice: perché abbiamo i neuroni specchio! "L'atto dell'osservare è un atto potenziale", siamo i grado di comprendere e provare tutto quello che vediamo manifestarsi in un individuo, poiché il nostro cervello si attiva facendoci vivere il movimento dell'altro. Con i neuroni specchio abbiamo scoperto il chip dell'empatia, abbiamo dato un nome al profondo senso di unità universale, alla sensazione de "l'altro non esiste" e "l'altro sono io" che sempre ci tocca quando ci permettiamo di entrare profondamente in contatto con una persona... e sfiorare il suo corpo, reagire e influenzare il suo movimento, sincronizzare i respiri, diventa una nostra emanazione che penetra l'altro per tornare a noi in una mescola indivisibile, ma presente e senza perdita di identità...anzi, nell'apertura di identità!!!!
Cosa ci manca? Forse dobbiamo convincerci ancora che possiamo trasformare il mondo e la nostra vita in ogni momento, sempre e comunque? La scienza ci dice che il nostro sistema nervoso si è evoluto con la caratteristica dell'agire nel mondo. Siamo sopravvissuti non perché abbiamo trovato una nicchia ecologica ma perché l'abbiamo creata intorno a noi. Abbiamo fatto questo per milioni di anni e ancora abbiamo dubbi sul nostro infinito potenziale di azione e trasformazione?
Vogliamo cambiare la nostra vita? Vogliamo muoverci con grazia e armonia? Vogliamo saper stare in relazione? Vogliamo semplicemente ballare meglio?

Bene, guardiamo lo spazio vuoto che ci circonda ed è intorno a tutto, osserviamolo con profonda attenzione come un gatto in attesa davanti alla tana del topo, e lasciamoci sprofondare nel nostro spazio interiore, pienamente consapevoli e presenti, dentro il nostro corpo di carne e sangue. Respiriamo. Lasciamo che l'elettricità dei nostri neuroni salga su per ogni parte del nostro corpo, ci accenda fino a raggiungere il cervello, e con il piacere del nostro Sè che si manifesta, ci faccia oltrepassare tempo, spazio, limiti e alterità, verso l'infinito.
Io Sono respiro, Io Sono movimento, Io Sono movimento spontaneo. 
Io Sono.




Intervista A Giacomo Rizzolatti: neuroni specchio ed empatia
8 minuti (molto interessante)
http://www.youtube.com/watch?v=Zx8_R716FSE
4 minuti (più tecnica)
http://www.youtube.com/watch?v=fjJhD9fwej8


Per chi volesse approfondire: convegno 1 ora
http://www.youtube.com/watch?v=cqYdhyUa934

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