Il tango è una danza con un forte
carattere sociale, e la società è la manifestazione di particolari tratti
culturali. Anche se di importazione argentina, a seconda della provenienza
della persona, questa esprimerà nel suo ballo e nel suo modo di stare in
relazione tratti caratteristici della sua cultura, e un folto gruppo di
ballerini provenienti dalla stessa zona culturale influenzerà l’aspetto sociale
della serata.
Qui di seguito riporterò le
impressioni personali relative alla mia esperienza, non si tratta di giudizi o
di verità, ma di tendenze rilevate da me, un punto di vista da prendere con le
pinze e molto generalizzato.
Se volete ballare senza troppi
pensieri andate nelle zone del centro-nord Europa, dove la sensazione è che la
cosa più importante per tutti è ballare e divertirsi, l’aspetto sociale è meno
forte e più finalizzato all’attività del luogo.
Più scendete di latitudine è più
l’intensità aumenta, l’aspetto sociale sarà più denso, più carico di aspetti
legati al corteggiamento e meno al semplice ballo. Ballare bene non sarà
l’unico elemento preso in considerazione, e ci saranno molte dinamiche
sotterranee in più.
Per questo l’intensità di uno
sguardo, l’ampiezza di uno spacco potrebbero essere parametri da modulare in relazione
al contesto culturale. In un contesto argentino ad esempio è meglio uno spacco
di meno e un vestito non da tango (e sappiate che lo sguardo lo sanno usare
molto bene ed è un mezzo fondamentale per comunicare su ogni piano!!), mentre
per un tedesco il vestito è da tango, l’entità di uno spacco non fa particolare
effetto, ma uno sguardo penetrante può mettere a disagio o dare fastidio.
Viaggiando mi è capitato di
sentire spesso da uomini stranieri un commento sulla ballerina italiana: per
gli argentini ci vestiamo con troppa cura, qualcuno ci ritiene una categoria di
ballerine un po’ agitate, ma in generale siamo piuttosto apprezzata, della
serie essere italiane è un bollino di qualità, quindi rilassatevi!
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